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MANTOVANI E IL SUO PENSIERO SULLE SFERE

Alessandro Mantonvani, sommelier professionalista del ristorante Piccolo Lago, due stelle Michelin, ha testato e rilasciato la sua personale opinione sul Decanterino.


"Parlando del brevetto dell’Architetto Carlo Benati, che prevede l’utilizzo di sfere in vetro per l’ossigenazione del vino, nel mio caso il Decanterino, apriamo un discorso sulla respirazione ed ossigenazione del vino stesso, perchè, a mio avviso e ad oggi, quando andiamo ad utilizzare uno degli innumerevoli decanter a disposizione , l'azione che andiamo a produrre e' uno scivolamento o scorrimento superficiale del liquido sulla sua parete in modo da ottenere una maggiore superficie di contatto con l'ossigeno, cosa che si puo' riprodurre piu' facilmente ed un po' alla volta con l'utilizzo di grande bicchiere.

Allora che funzione ricerchiamo quando utilizziamo un normale decanter? per poter aprire un vino "vecchio"?

Il problema non e' risolto una volta versato, bisogna comunque aspettare e nessuno sa quanto esattamente; quindi serve sorvegliarlo altrimenti si rischia di appiattirlo per sempre in quanto i profumi sono volatili, non perenni.

Per togliere i sedimenti? preferisco filtri perche' se il sedimento entra nel decanter si incorpora al vino e con esso verra' versato perche' non si ha iltempo di aspettare la reale decantazione dei solidi sul fondo.

Ecco allora che il “sistema microsfere” non e' un altro decanter, ma un approccio totalmente nuovo alla fase successiva di apertura della bottiglia che di fatto e’ un trauma per il vino contenuto. quest’ultimo infatti , maturo ed affinato, passa brevemente da una fase di ipossia ad una di iper-ossigenazione.

Il percorso attraverso le microsfere lo accogliera' e lo stimolera' a risvegliarsi, attraversandole lascera’ alle sue spalle anche i difetti dovuti a una lunga chiusura, per poi seguire quella che a tutti gli effetti e' una distillazione a freddo, separandolo da alcune sue parti negative che solo il tempo ed una lunga attesa del momento propizio sanerebbero.

Ma l'aspetto rivoluzionario secondo me è che si accorciano enormemente i momenti di attesa per avere un vino pronto alla beva, nel mio caso un grande valore aggiunto nel servizio.

Infine vorrei condividere un'immagine che mi viene in mente ogni volta che uso il decanterino in azione...quando vedo il vino pian piano farsi largo attraverso le sfere non posso fare a meno di vedere le radici della vite che affondano nel terreno alla ricerca della roccia madre e della vita."

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